«L’accusa è inverosimile. Gli indagati faranno di tutto per difendere la correttezza dei loro comportamenti». Così l’avvocato Manuel Formica che è uno dei legali delle 4 persone indagate quali presunti componenti di una setta legata alla dieta macrobiotica. Le contestazioni mosse dalle procure di Ancona e Forlì vanno dalla associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù ai maltrattamenti, alle lesioni aggravate, all’evasione fiscale. Ad accusare Mario Pianesi, 74 anni, quale leader della presunta psico setta, così come viene definita dagli inquirenti, la moglie, Loredana Volpi, Giovanni Bargnesi e Karl Xaver Wolfsgruber (entrambi della segreteria centrale dell’associazione), sono alcune persone fuoriuscite dall’associazione, alcuni di loro in stati di forte denutrizione. E proprio sul controllo dell’alimentazione e sulla possibilità di curarsi, non con farmaci, ma con le diete Ma. Pi., si sarebbe basata l’associazione. Tra i casi c’è anche quello di una bimba diventata sorda per una otite non curata perché i genitori, da quanto emerge, avevano scelto di non usare farmaci. Si tratta di uno degli episodi che compaio nelle interviste difensive alle vittime raccolte dagli avvocati Donatella Casini e Paolo Florio del foro di Firenze. In merito alle accuse controbatte uno dei legali degli indagati. «Sono stato incaricato insieme ad altri colleghi alla difesa dei 4 indagati – dice l’avvocato Manuel Formica -. Rispetto al prestigio di cui Pianesi gode anche oltre i confini nazionali, l’accusa mossa verso lui e gli altri indagati è davvero inverosimile. Abbiamo perciò necessità di prendere cognizione delle carte processuali per vedere cosa veramente viene detto. È sicuro, in ogni modo, che gli indagati faranno di tutto per difendere la bontà e correttezza dei loro comportamenti».
Denutriti e costretti a vendersi casa, i casi choc delle vittime della setta
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