di Maria Nerina Galiè
Complice la splendida giornata di sole, le vie e le piazze di Comunanza domenica 3 marzo erano strapiene. In tantissimi, del posto ma anche dei paesi limitrofi, non hanno voluto perdersi la tradizionale sfilata di Carnevale che ha visto protagonisti coloratissimi gruppi e carri agghindati ad arte. Erano 18 in tutto, preceduti nella parata dagli “Sbandieratori, alfieri e musici storici” di Servigliano. Confermata la presenza di scolaresche e comitive provenienti da Montemonaco, Smerillo, Force, Castignano, Amandola e Rotella. Una bella giornata di festa che ha premiato quanti da settimane si davano da fare, impegnando mani e testa (e soldi) per intere serate in garage e capannoni rimediati alla bene e meglio, nell’inventare, costruire e dipingere. Per essere divertenti, ma con educazione, originali e coinvolgenti. Il risultato non ha deluso il pubblico, i partecipanti e gli organizzatori, Pro Loco, Comune e Comunanza Eventi.
La fata Sibilla e le sue ancelle sono scese da Montemonaco per conquistare con tutto il loro fascino. Ci sarebbero riuscite se non fosse stato svelato il loro “tremendo” segreto: “Sete belle, sete fate, ma ve scrocchia li piedi cume le capre”. Subito dopo Natale, insegnanti e genitori si riuniscono per decidere la mascherata. E all’inizio, in genere, nessuno sa che “pesci pigliare”. Potrebbe essere stato proprio questo ad ispirare il “Il fantastico mondo acquatico di Nemo e Dory” dell’asilo nido Bianconiglio e “L’acquario che vorrei” della seconda elementare di Comunanza. C’era anche l’associazione Mazzumaja con “Lo zoo” degli animali usciti da circo. A seguire, in ordine di sfilata, la quarta della primaria di Comunanza con “La quarta Spaccatutto” a dare prova di eroismo al posto di Ralfh dei cartoni. I Carnevali passano ma non la voglia di divertirsi (e per fortuna!) dei “giovanissimi” membri del centro anziani che hanno proposto “Voi bambini di ??? anni fa”. I 6 gruppi hanno poi lasciato spazio ai 12 carri, tra cui il primo del “Tuning club di Comunanza”, un’autofficina attiva tutto l’anno, non sono a Carnevale. Per disegnare i sogni occorrono matite, gomme e pennarelli, cioè “Gli abitanti dell’astuccio” proposto dai deliziosi bimbi di Casa Tasso di Amandola.
E’ la “Piana de Magrì” la nuova frontiera degli esperimenti sugli alieni per i giovani comunanzesi, non più la famosa “Area 51”. Perché qui qualcosa va storto e gli extraterrestri arrivano sul serio. A seguire, la serie tv “La casa di Carta”.
“Costruiamo con i nostri colori un mondo migliore”, hanno voluto dire gli alunni della materna di S. Martino al Faggio di Smerillo, preferendo di gran lunga i Lego ai mattoni.
Tutti a bordo del potente “Air Force”, per ammirare dall’alto un paese tornato più bello dopo la caduta, grazie agli alunni di Force che sono stati il motore della rinascita.
Gli allievi pasticcioni di “Master chef junior”, della prima elementare di Comunanza, hanno invece coronato il sogno di tutti i bambini: cucinare i genitori travestendoli da uova, zucchero e farina. Atmosfere esotiche per “Aladino il birichino” di Castignano, mentre le classi quinte della primaria di Comunanza si sono scatenate insieme ai genitori. Perché “E’ l’ora del pigiama party”.
“E’ colpa di Cristoforo Colombo” del gruppo di Rotella ha preceduto lo sfrenato can can de “Le moulin rouge” della terza elementare di Comunanza. A chiudere il corteo l’attesissimo team de “La Zurla”, ormai noto per la complessità degli allestimenti e l’elevato numero di componenti. Anche nell’edizione 2019 si sono distinti con “Pinocchio nel paese della zurla”.
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