di Federico Ameli
Oltre alla riapertura al pubblico di bar e ristoranti (leggi l’articolo), con il tanto atteso ritorno delle Marche in zona gialla è arrivato anche il via libera ai musei, che dopo tre mesi di stop forzato hanno potuto spalancare nuovamente le porte a visitatori e turisti, rigorosamente in ambito regionale.
Stefano Papetti e alcuni visitatori in occasione del primo appuntamento de “L’Arte di venerdì”
Tuttavia, come fa notare il professor Stefano Papetti, direttore dei Musei Civici di Ascoli, «la buona notizia è controbilanciata da una cattiva notizia: il sabato e la domenica, non si sa per quale motivo, dovremo restare chiusi».
Secondo quanto previsto dalle misure anticontagio istituite in regime di zona gialla, infatti, musei e luoghi della cultura in generale resteranno aperti al pubblico esclusivamente nei giorni feriali. Niente gite fuori porta a carattere culturale, dunque: la cultura, almeno per ora, sembra non sposarsi bene con l’esigenza di ridurre al minimo la diffusione nel virus nei giorni clou del fine settimana.
Per cercare di ovviare a questo spiacevole inconveniente, il professor Papetti, l’assessore comunale alla Cultura Donatella Ferretti e il personale dei Musei Civici hanno inaugurato “L’Arte di venerdì”, un’iniziativa che, proprio a ridosso della chiusura imposta per cause di forza maggiore, mira a veicolare contenuti artistici legati alle diverse tecniche espressive del panorama italiano ed europeo attraverso percorsi tematici elaborati sulla base dell’invidiabile patrimonio culturale dei Musei Civici.
Il ritratto di Giovanna Garzoni realizzato da Carlo Maratti
Il primo appuntamento, andato in scena lo scorso venerdì nelle sale della Pinacoteca civica, ha raccolto numerosi adesioni e consensi, con lo stesso Papetti impegnato a fare da Cicerone ai presenti. Protagonista assoluta di questa prima visita guidata è stata Giovanna Garzoni, immortalata da Carlo Maratti in un ritratto della metà del Seicento e a sua volta autrice di una miniatura appena restaurata.
«Un’occasione per salutare le due opere – spiega Papetti – che lunedì partiranno per una grande mostra dedicata alle “Signore del Barocco”, le donne pittrici del Seicento, che si terrà al Palazzo Reale di Milano, un’altra importante opportunità per far conoscere Ascoli attraverso capolavori come questi».
Visto il successo del venerdì inaugurale, c’è già una certa curiosità per conoscere i dettagli dei prossimi appuntamenti, che sulla scia del primo si preannunciano coinvolgenti e di grande interesse. D’altra parte, non è proprio quello che una città che aspira a diventare capitale italiana della cultura dovrebbe sempre cercare di proporre a cittadini e visitatori?
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