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Area Vasta 5, la Cimo: «Mancano medici per coprire i turni al Pronto Soccorso del “Mazzoni”»

ASCOLI - La delegazione locale e la segreteria territoriale del Coordinamento italiano Medici ospedalieri replica, punto per punto, al piano reso noto dal direttore Esposito per risolvere le numerose criticità che attanagliano la Sanità picena in questo momento più che mai
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Il Pronto Soccorso del “Mazzoni” di Ascoli

 

Tanti problemi ed un piano per risolverli, reso noto dal direttore di Area Vasta 5 Massimo Esposito, che però ha suscitato l’immediata reazione del Cimo (Coordinamento italiano Medici ospedalieri).

Ecco cosa affermano il delegato territoriale Andrea Piccini ed il segretario regionale Luciano Moretti: «Desta perplessità quanto comunicato dalla direzione di Area Vasta 5 che ha annunciato una serie di interventi che sarebbero orientati, tra l’atro, a potenziare l’attività dei pronto soccorso, e ad assicurare lo svolgimento delle attività cliniche, garantendo contemporaneamente il rispetto dei diritti contrattuali come il godimento delle ferie ampiamente meritate dopo anni durissimi di pandemia e turni massacranti.

E ci mancherebbe altro. Tuttavia la realtà sotto i nostri occhi appare diversa». 

 

La nota del Cimo continua, entrando nel dettaglio: 

IL PRONTO SOCCORSO DI ASCOLI«In questo momento al pronto soccorso di Ascoli non risultano coperti i turni dei medici per la settimana in corso e risultano scoperti alcuni turni per la Medicina d’Urgenza dove, a meno di interventi dell’ultimo minuto, non sarebbe garantita la presenza del medico nel pomeriggio, come previsto dalle norme.

Una carenza che si aggiunge alla mancanza del medico dedicato anche di notte, come invece previsto dalla normativa.

 

Una situazione in continuo peggioramento, che ha già portato ad un depotenziamento della Medicina d’Urgenza di San Benedetto del Tronto e che ora si estende ad interessare tutta l’Area Vasta 5, e che comporterà ulteriori disagi per i cittadini e per gli operatori sanitari costretti, ancora una volta, a subire gli effetti di una gravissima carenza di personale.

 

RIORGANIZZAZIONE DI UTILIZZO DEL PERSONALE – Tale situazione è nota da tempo. Sono infatti 4 i medici mancanti nel pronto soccorso di Ascoli  solo rispetto all’estate scorsa e tali carenze sono state ampiamente segnalate alla direzione di Area Vasta, che tuttavia non ha intrapreso, almeno ad oggi, alcuna iniziativa utile a risolvere le criticità.

Se per il pronto soccorso di San Benedetto Del Tronto si è fatto ricorso ai medici delle cooperative, per il pronto soccorso di Ascoli non è stato improntato alcun piano strategico.

Infatti la Direzione di Area Vasta 5 non ha ancora adottato le iniziative previste dalla delibera di giunta regionale n°734 ( in particolare quanto previsto al punto 6 come “misure straordinarie per garantire la disponibilità di medici”) con la quale, i vertici politici della sanità regionale avevano annunciato interventi orientati a migliorare le condizioni dei Servizi di Emergenza-Urgenza per gli utenti e per gli operatori sanitari mediante la sperimentazione di un nuovo modello organizzativo per il periodo estivo.

Ci si chiede se i vertici regionali siano a conoscenza della situazione in Area Vasta 5», dicono ancora Piccini e Moretti.

 

«E non si comprende – continua la nota del Cimo – a quali iniziative di riorganizzazione di utilizzo del personale faccia riferimento, posto che l’unica iniziativa indispensabile ed urgente è il reclutamento di personale medico da dedicare ai servizi di emergenza-urgenza su cui la direzione non ha ancora messo mano». 

 

I RAPPORTI CON LA DIREZIONE DI AREA VASTA 5 – «Un tema che, come sindacato, avremmo voluto affrontare con la direzione di Area Vasta 5 alla quale abbiamo richiesto un incontro urgente che tuttavia il direttore generale non ha ritenuto doveroso concedere, precludendo così la possibilità di un confronto costruttivo con i rappresentanti sindacali su questioni rilevanti.

Una consuetudine ormai quella del direttore Esposito, che denota lo scarso valore attribuito dalla direzione ad un costruttivo modello di relazioni sindacali, posto che, già nel recente passato, il direttore si era sottratto a richieste di incontri su segnalazioni del nostro sindacato, relative a violazioni contrattuali e adozione di modelli organizzativi del lavoro non conformi a quanto previsto dai piani di emergenza-urgenza».

 

RADIOLOGIA D’URGENZA AL PRONTO SOCCORSO DI ASCOLI – Perplessità, da parte dei sindacalisti Cimo «anche sulla futura attivazione della Radiologia d’Urgenza per il Pronto Soccorso di Ascoli, visto che ad oggi non c’è neppure un medico radiologo dedicato alla refertazione delle urgenze, tanto che, da oltre un anno, a tali referti devono provvedere i Medici radiologi già impegnati in Tac e Risonanza Magnetica in turni di doppia refertazione con un carico di lavoro sempre crescente per l’insufficiente dotazione di personale.

 

Finirà, come al solito, che con i soldi del PNRR si acquisteranno le nuove tecnologie, si apriranno Tac e Risonanze che verranno inaugurate in pompa magna, per essere chiuse dopo pochi giorni per la insufficiente dotazione di personale sanitario specializzato».

 

ACCORPAMENTI«Quanto agli accorpamenti dei reparti è noto a tutti come questi comportino meno posti letto disponibili per i ricoveri urgenti da pronto soccorso con conseguenti disagi a carico dei cittadini ed operatori sanitari».

 

«Forse – concludono Piccinini e Moretti – la direzione di Area Vasta 5 preferisce dribblare le difficoltà del momento, evitando il confronto sindacale, affidandosi invece ad una strategia comunicativa edulcorata, che disegna una situazione lontana dalla realtà, che invece vivono ogni giorno gli operatori sanitari ed i cittadini della Area Vasta 5». 

 


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